NOTIZIA

Il Ministro Alfano denunciato alla Comunità Europea
Milano , 28 Marzo 2014 – L’ARCIVESCOVO MAPELLI ATTACCA il MINISTRO dell’INTERNO ALFANO SULLA SUA NEGAZIONE dei MUTUI per le CASE alle COPPIE GAY:
per prima cosa è vergognosa questa sua ossessione verso le coppie gay, è l’ennesima volta che si pronuncia ed in modo così arrogante e saccente, generando ulteriore omofobia culturale e sociale, dato che ricopre, anche indegnamente, un Ministero importante come quello dell’Interno…
In seconda istanza il Ministro dovrebbe sapere che esistono già ben precise disposizioni normative che regolano l’accesso alle case di edilizia pubblica che danno precedenza ai nuclei familiari con figli e che dunque questa insistenza nel negare ad altri nuclei di convivenza e di relazioni familiari ogni diritto di accesso alle case popolari e di edilizia pubblica è da parte sua otremodo discriminatorio e grave!…
L’arcivescovo Giovanni Climaco Mapelli , Primate della Chiesa Cristiana antica Chiesa Cristiana Antica Cattolica e Apostolica in Italia ha deciso di inviare una Nota di denuncia alla Commissione Europea e al Parlamento Europeo perchè verifichi l’operato del Ministro dell’Interno italiano riguardo la minoranza sociale dei gay e delle lesbiche perchè è in aperto contasto ed aperta violazione di tutte le direttive e risoluzioni della Comunità Europea in merito alla parità dei diritti per le coppie omosessuali e all’accesso paritario ai servizi dello Stato.
L’Arcivescovo ha altresì invitao il Ministro lfano ad occuparsi della violenza omofoba e delle aggressioni di cui i gay in questo paese vengono fatti oggetto, cercano di sensibilzzare la Polizia e le forze dell’Ordine su questo gave tema, invece di continuare a sollevare un’ideologica campagna denigratoria verso gli omosessuali,al fine di raccattare qualche manciata di voti nell’area del cattolicesimo integralista e massimalista…
Se l’ex Ministro Buttiglione è stat radiato dalla sua candidatura a Commissario europeo a causa delle sue esternazioni omofobe, non si vede perchè il Ministro italiano Alfano possa impunemente continuare a ricoprire un incarico quando fa lo stesso lavoro di erosion dei diritti attraverso l’omofobia ideologica sua e del suo NCD.
Invitiamo le Associazioni per i Diritti di Gay e Lesbiche italiani ed europei ad unirsi ad una forale denuncia nelle sedi dell’Unione Europea ei cofronti dello stesso Ministro.

( NOTIZIA iniviata all’ANSA – Roma il 28 marzo 2014 – e all’Agenzia ADNKRONOS – Roma )Altro…

Angelino Alfano: «Niente mutui ai gay. le risorse non possono che essere destinate alle famiglie…
gayburg.blogspot.com
Angelino Alkfano si scaglia contro la proposta di Crocetta di creare dei mutui per le coppie gay: «le risorse non possono che essere…

   LUTTO per la MORTE del PATRIARCA di ANTIOCHIA ( Siria )

 

La nostra Chiesa Diocesana partecipa al lutto della Chiesa Patriarcale di Antiochia e di tutto l’Oriente per la morte

di Sua Santità il Patriarca IGNAZIO, avvenuta il giorno 21 marzo scorso.

Celebrazioni liturgiche di suffragio verranno celebrate nella nostra Chiesa, Domenica 30 marzo prossimo, dal nostro Arcivescovo Primate e da altri membri del Clero Diocesano in Italia.

 

Christos Anesti!

Cristo è Risorto!

Allelujah!

IL SIGNORE ACCOLGA L’ANIMA del SUO SERVO IGNAZIO e LO INTRODUCA, TRA I SANTI,  ALLA MENSA ETERNA del PADRE.

Amen

 

La SEGRETERIA DIOCESANA ARCIVESCOVILE

 

Milano, dalla Residenza Arcivescovile  il 25 di Marzo dell’anno 2014  – Solennità dell’Annunciazione del Signore

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Inno del Cherubico:    http://www.youtube.com/watch?v=alFTOEtPpvw

 

 

L’Omelia o discorso di oggi, 21 marzo 2014, di PAPA FRANCESCO tenuto a Roma nella Chiesa di San Gregorio VII per la “Giornata in ricordo delle vittime della Mafia”, benchè abbia avuto accenti molto significativi e toccanti, con la lettura dei nomi delle tante persone, anche bambini e donne, massacrati da questa organizzazione maledetta e benchè il Papa abbia affermato rivolto ai mafiosi : ” se continuerete su questa strada finirete all’Inferno!”… ha avuto una nota molto stonata…

Mi riferisco alla frase che Papa Bergoglio ha pronunciato, sicuramente in buona fede, ma totalmente fuori dal contesto teologico e dottrinale autentico: sempre rivolto ai protagonisti assenti, cioè i mafiosi delle varie mafie e organizzazioni criminali ha soggiunto: ” Ve lo chiedo in ginocchio!”…

Ebbene il Papa in ginocchio davanti ai mafiosi, per giunta nemmeno un poco convertiti nel loro animo, è una cosa totalmente estranea alla stessa dottrina teologica della Chiesa e allo stesso dettato biblico ineludibile, che è la Parola del Signore : ” Adorerai il Signore Dio tuo e a lui solo ti prostrerai!..” ( Vangelo di Matteo, capitolo 4 versetto 10 )

Capisco l’immagine simbolica che il Papa ha voluto usare, come fece il predecessore Paolo VI nel 1978 quando con  lo stesso sentimento davanti agli “uomini delle Brigate Rosse “, in una lettera famosa, scriveva : “ve lo chiedo in ginocchio”, affinchè liberassero Aldo Moro.

Ma rimane in entrambi i casi l’impropria icona rappresentativa che vede due Papi prostrati a chiedere qualcosa, uno agli assassini impenitenti di molte persone innocenti, perchè mossi da odio e violenza ideologica politica, e l’altro addirittura inginocchiato a chiedere la conversione di uomini dediti al male assoluto e alla morte come sono i mafiosi di ogni risma.

Il Papa, il Vescovo di Roma, come ogni Vescovo nella Chiesa può e deve pregare in ginocchio Dio, il Signore della vita e della morte, affinchè tocchi il cuore indurito come pietra, di certi uomini che hanno venduto la loro anima al Diavolo, per un potere irrisorio e nefando e per una manciata di danaro sporco, ma non si deve e non può assolutamente inginocchiarsi dinanzi a loro, nemmeno per chiedere che qualcuno venga salvato o perchè si converta, poichè con questo atto, persino idolatrico ( poichè ci si inginocchia davanti al soggetto sbagliatoche è parte in causa diretta del male provocato ) , viene meno al suo compito di Ministro nella Chiesa, che annuncia il Vangelo, dove Cristo non si è piegato mai ai violenti se non subendo la violenza fisica e non riconoscendo al violento alcun diritto sovrano , ma soprattutto riduce Dio a una variante quasi trascurabile della conversione e della metanoia.

Se io chiedo in ginocchio qualcosa ad un altro uomo, anzichè chiederlo a Dio pregandolo in ginocchio, arriva il momento che Dio non conta più niente…

Il Papa doveva piuttosto chiedere anzi ordinare con forza, nel pieno della sua potestà, a questi mafiosi tutti, di piegare le loro ginocchia davanti all’Eterno!…

Non fare lui il contrario…

Ogni credente si inginocchia dinanzi a Dio, un Vescovo e un Papa lo stesso: non cerca scorciatoie davanti agli uomini, non cerca piegandosi e inchinandosi, dagli uomini dediti al male un passo verso una conversione autentica, poichè è alterato lo stesso principio di giustizia e il carnefice lo si pone a sedere al posto del giudice e la vittima innocente trattata da colpevole…

La conversione e il cambiamento del malvagio non sono una “concessione interiore” affatto, un diritto sovrano del malfattore di concedere, ma sono l’obbligo stesso perentorio della “coscienza intima”, che è la voce stessa di Dio!

Dunque il Papa , in questo caso, è andato proprio fuori prospettiva…

E’ tutta la prospettiva soteriologica infatti che viene ribaltata in questo modo!

Si potrebbe dire che il Papa in questo caso si è fatto proprio irretire e incantare dalla terza tentazione che Cristo ha invece rifiutato nel deserto quando Satana gli chiese di prostrarsi davanti a lui, offrendogli i beni della terra, e quando Cristo alzò la mano con sdegno cacciandolo dalla sua vista…

Cristo ha usato parole durissime verso chi non si convertiva e non ha chiesto a nessuno in ginocchio la conversione: così non ha mai inviato i suoi Apostoli a chiedere in ginocchio…

Anzi dove la parola del Vangelo non era ascoltata o accolta ha invitato a “scuotere persino la polvere dei propri piedi affinchè anche questa ricada su di loro”…

Ebbene, pur salvando un poco le intenzioni buone del Papa, la sua immagine in ginocchio davanti agli assassini di oltre 842 persone ( tanti sono i nomi letti ieri nella Chiesa di Roma durante la Veglia di preghiera ) non è un’immagine che abbia un qualche senso davanti al Vangelo e davanti alle vittime come ai loro parenti presenti…

Il compito della Chiesa piuttosto che inginocchiarsi davanti a dei potenti malavitosi e orribilmente sfigurati nell’anima, è quello di non venire meno all’insegnamento dei Comandamenti del Signore, di non deflettere dalla chiarezza evangelica nell’indicare ciò che è il bene e ciò che è il male!

Smettendo una confusione deleteria tra chi è il carnefice e chi è la vittima…

E, nel concreto , di fronte a tanti ” inginocchiamenti ” della stessa Chiesa, da decenni, davanti alla Mafia fatti di collusioni e connivenze, appoggi e coperture, fino a riciclaggi di capitali ingenti e depistamenti, operati con la propria Banca vaticana ( lo IOR ) e  con tutta una serie di monsignori e Vescovi compiacenti con il malaffare e il potere politico più contiguo a queste organizzazioni, sarebbe molto meglio cambiare musica…

Invece di tante lagnanze e piagnistei o misericordismi di sorta, che fanno sempre il gioco dei mafiosi e della loro parassitaria performance sull’immaginario pubblico, occorre in una parola “tagliare i ponti” con tutto ciò che anche soltanto lontanamente significa una qualche “copertura” o giustificazione!…

Non è messa in questione la “conversione” dei mafiosi, questa è sempre auspicabile è secondo il volere di Dio, poichè questo è scritto nel Vangelo stesso!…

E’ in questione un’altra cosa molto molto importante ed esiziale:  ognuno faccia la sua di parte!

Se la Chiesa cincischia ed è ondivaga… un po’ taglia e un po’ medica, e tiene il piede in due scarpe, allora la sua parola, che dovrebbe essere quella del Signore e soltanto quella e non le chiacchiere dei preti, e la sua testimonianza apostolica che è il mandato stesso di Cristo, vengono meno, annacquati dentro un perdonismo elusivo e facile di chi non ha pagato alcunchè, nè ha subito ammazzamenti e ruberie e soprusi, ma anzi ha finito col trarre persino vantaggi nel gioco delle parti…

QUESTA CHIESA DEVE ESSERE ” LA LAMPADA SOPRA IL LUCERNIERE E NON (INGINOCCHIATA) SOTTO IL MOGGIO!” perchè si faccia luce in tutta la Casa!

Ma la luce la Chiesa la prende non certo dai mafiosi e dai loro giochi strani di compiacenza e di piaggeria, conditi di lauti benefici e privilegi e contributi…

Non ci viene alcuna salvezza da chi ha venduto la sua anima e come Giuda Iscariota ha venduto pure il Signore della Gloria per pochi danari, nè ci viene da chi crede di accomodare qualche facile “conversione” tanto per mostrare un merito: davanti al male compiuto in modo così efferato reiterato e bestiale non bastano parole e bei gesti, ma occorre un pentimento tale (con lacrime sincere quotidiane e diuturne) che comporti un totale cambiamento di vita e di comportamenti e pensieri e con l’impegno fattivo a cercare di riparare ad un danno incommensurabile e irreversibile…

E questo è opera di Dio, quel Dio al quale soltanto ci si deve prostrare…

Non è camminando tra le nebbie e le tenebre che è possibile vedere la luce…

La luce la Chiesa la riceve direttamente da CRISTO, non da altri, davanti al quale tutti dobbiamo stare in ginocchio!

QUESTA è LA PREGHIERA che IL SIGNORE AMA : LE OPERE della GIUSTIZIA e della VERITA’!

Il resto sono soltanto parole di uomini e ripetizioni devote di giaculatorie vuote….

+ Giovanni Climaco Mapelli

  Arcivescovo

CENTRO STUDI TEOLOGICI di MILANO

Milano, 21 Marzo 2014 – Festa di San Benedetto da Norcia, padre del monachesimo in Occidente

                             DICHIARAZIONE PUBBLICA della NOSTRA CHIESA DIOCESANA

 

La nostra Diocesi interrogata da varie parti circa la posizione ecclesiale di Padre Aniello D’ANGELO, è in dovere di precisare quanto segue:

Aniello D’ANGELO era Diacono permanente e sposato, della Diocesi cattolica di Vallo della Lucania ( Salerno ) e fu accolto nella nostra Chiesa, e nell’agosto 2011, dopo che era separato dalla moglie da vari anni con atto civile, fu accettato come candidato al presbiterato.

Ricevuto l’ordine presbiterale dopo poco tempo, nonostante avesse iniziato una piccola Comunità di fedeli a Palinuro ( Salerno ) ha iniziato a manifestare dissensi in merito a varie questioni interne alla Chiesa a più riprese e a livello diocesano, e ha dimostrato modesta propensione all’obbedienza in senso generale e poca armonia con i confratelli: richiamato dal Vescovo non ha dimostrato la sintonia con i superiori per le scelte operate, e in piena libertà di coscienza ha deciso di dimettersi dalla Chiesa stessa.

Non avendo un Vescovo con credenziali autentiche che potesse incardinarlo il nostro Arcivescovo, secondo quanto è prescritto dai Santi Canoni Apostolici lo ha “restituito allo stato laicale”, dal giorno 25 Aprile 2012,  poichè è fatto divieto a qualunque Ordinario diocesano di mantenere un presbitero o diacono nell’Ordine proprio in stato di “chierico vagante”, cioè senza un Vescovo.

L’ecclesiologia apostolica dei Santi Concili stabilisce queste norme inderogabili.

Successivamente Aniello D’ANGELO ha deciso di istituire una sua Chiesa: denominata “Chiesa degli Ultimi”  ( con altre figure di presbiteri fuoriusciti da altre denominazioni non ben delineate sotto il profilo istituzionale ).

Oggi ci giungono insistenti voci da varie parti che dicono che Egli ha iniziato ad “ordinare nel sacerdozio” altri giovani ragazzi e uomini conosciuti nella Regione Campania e in altre regioni, adducendo che è stato ordinato “presbitero -vescovo” dal Primate mons. Giovanni Climaco Mapelli, Arcivescovo della Chiesa Cristiana Antica Cattolica e Apostolica: a tal proposito con grande sofferenza e sconcerto va ricordato che Aniello D’ANGELO non è  mai stato ordinato “vescovo” , e che lo stato presbiterale ricevuto, per questa nostra Chiesa, si ritiene, a norma dei Sacri Canoni e in considerazione delle circostanze sopravvenute, deposto in modo definito.

L’interpretazione di un passo della I Lettera di San Paolo a Timoteo in cui, secondo alcuni, l’Apostolo legittima le ordinazioni di presbiteri da parte di altri presbiteri è, in ragione di un’esegesi ed ermeneutica corretta, estranea alla tradizione autentica della Chiesa Indivisa  come pervenutaci fino all’anno 1054, che ha segnato la divisione tra le Chiese di Oriente e di Occidente ( Chiesa Ortodossa e Chiesa Cattolica ): dottrina che è stata mantenuta inalterata sia nell’ortodossia che nel cattolicesimo ed in parte nell’ anglicanesimo, nonostante le divergenze su altre materie.

Vi sono correnti protestantiche e spiritualiste o congregazionaliste che ritengono valido un ministero pastorale simil presbiterale o diaconale con il mandato della Comunità e con l’orazione e imposizione delle mani di alcuni membri deputati al ministero stesso, senza considerazione per la questione dirimente della “successione apostolica” e secondo una visione “sacramentale” che differisce dal contesto originale: tale posizione, mutuata da una sorta di ecclesiologia ibrida, più vicina al mondo protestante delle Chiese cosiddette “libere”, non appartiene a quel “depositum fidei” cui la nostra Chiesa di matrice e tradizione “antico cattolica” fa riferimento fondamentale.

Rispettando la sua scelta di far vivere una Chiesa diversa, sotto l’ispirazione dello Spirito, e che non si riconduce alla “tradizione della successione apostolica” e alla “dottrina dei sacramenti” in senso cattolico e ortodosso, va rimarcato come non è corretto da parte sua e di altri suoi adepti far riferimento oggi alla figura del nostro Arcivescovo mons. Giovanni Climaco Mapelli, come Vescovo e come ordinante, poichè Egli è estraneo a tutta questa vicenda e  non ha desiderio alcuno di legittimare una realtà che esula in modo sostanziale dall’alveo dello stesso mandato apostolico.

             Pertanto le “ordinazioni ” del Signor Aniello D’ANGELO non hanno validità alcuna, sotto il profilo sacramentale, come inteso da questa Chiesa Diocesana e secondo la dottrina apostolica insegnataci dai Santi Padri e la prassi ecclesiale stessa mantenuta nei secoli.

Sarà nostro diritto adire le vie, anche legali, ritenute necessarie onde tutelare la veridicità delle affermazioni che chiamano in causa surrettiziamente la nostra Chiesa stessa e il suo Primate.

mons.   + Giovanni Climaco MAPELLI

Arcivescovo Primate

mons. + Mario Metodio CIRIGLIANO

Vescovo Ausiliare

Milano, il 4 di Marzo 2014

dalla Sede della nostra Chiesa

    

Pubblicato da: giovannimapelli | febbraio 25, 2014

+ GIOVANNI CLIMACO MAPELLI SUCCESSIONE APOSTOLICA del nostro Primate

+ GIOVANNI CLIMACO,  Arcivescovo

L’origine della successione apostolica risale alla Chiesa di Antiochia, fondata da San Pietro Apostolo che ne fu il primo Vescovo dall’anno 35 all’anno 65 circa dopo Cristo.

San Pietro, secondo una tradizione invalsa, giunse successivamente a Roma dove fu Vescovo fino al 67 d.C. quando morì durante la persecuzione dell’imperatore Nerone.

Il terzo Vescovo sulla cattedra d’Oriente che fu dell’Apostolo Pietro è Sant’Ignazio di Antiochia, che morì martire a Roma nell’arena dei leoni, nel 107 circa d.C. come riportato dalle antiche Icone.

La SUCCESSIONE APOSTOLICA prosegue con questa CRONOLOGIA di VESCOVI:

THE CHURCH OF CONSTANTINOPLE

1. Saint Andrew the First Called established the Church of Byzantium     38 AD

Vescovi di Costantinopoli:

2. Stachys, the Disciple (of the 70 Apostles)            AD 38-54

3. Onesimos                                                               AD 54-68

4. Polykarpos                                                             AD 69-89

5. Ploutarchos .                                                          AD 89-105

6. Sedekion                                                               AD 105-114

7. Diogenes                                                               AD 114-129

8. Eleftherios                                                              AD 129-136

9. Felix                                                                      AD 136-141

10. Polykarpos II                                                       AD 141-144

11. Athenodoros                                                       AD 144-148

12. Euzoios                                                                AD 148-154

13. Laurentios                                                           AD 154-166

14. Alypios                                                                AD 166-169

15. Pertinax                                                               AD 169-187

16. Olympianos .                                                       AD 187-198

17. Markos I                                                              AD 198-211

18. Philadelphos .                                                      AD 211-214

20. Kyriakos I                                                           AD 214-230

21. Kastinos                                                              AD 230-237

22. Eugenios I                                                           AD 237-242

23. Titos                                                                    AD 242-272

24. Dometios                                                             AD 272-303

25. Roufinos                                                              AD 303

26. Provos                                                                 AD 303-315

27. Metrophanes I                                                     AD 315-325

28. Alexandros                                                          AD 325-340

29. Paulos I the Confessor                 AD 340-41, 342-34, 348-50

30. Eusebios                                                              AD 341-342

31. Makedonios I                                           AD 344-348, 350-360

32. Eudoxios                                                              AD 360-369

33. Demophilos                                                          AD 369-379

34. Evagrios                                                               AD 379

35. Maximos I                                                           AD 380

Archbishops of Constantinopol:

36. Gregory the Theologian .                                     AD 379-381

37. Nectarios                                                             AD 381-397

38.San Giovanni Crisostomo.                                    AD 398-404

39. Arsakios                                                               AD 404-405

40. Attikos                                                                 AD 406-425

41. Sisinios I                                                              AD 425-427

42. Nestorios                                                              AD 428-431

43. Maximianos                                                         AD 431-434

44. Proklos                                                                 AD 434-447

45. Flavianos                                                              AD 447-449

Patriarchs di Constantinopol:

46. Anatolios                                                             AD 449-458

47. Gennadios I                                                         AD 458-471

48. Akakios                                                                AD 471-489

49. Favritas or Fravitas                                              AD 489-490

50. Euphemios                                                           AD 490-496

51. Makedonios II                                                     AD 496-511

52. Timotheos I                                                          AD 511-518

53.San Giovanni II, il Cappadoce.                            AD 518-520

54. Epiphanios                                                           AD 520-536

55. Anthimos                                                             AD 535-536

56. Menas                                                                  AD 536-552

57. Eutychios I                                               AD 552-565, 577-582

58.Giovanni III.                                                        AD 566-577

59. Eutychios II                                                        AD 577-582

60.San Giovanni IV il digiunatore                            AD 582-595

61. Kyriakos II                                                          AD 595-607

62. Thomas I                                                             AD 607-610

63. Sergios I                                                              AD 610-638

64. Pyrros I (later Pyrros II)                                      AD 638-641

65. Paulos II                                                              AD 641-652

66. Pyrros II (the ame Pyrros I)                                AD 652

67. Petros                                                                   AD 652-664

68. Thomas II                                                                        AD 665-668

69. Joannes V .                                                          AD 668-674

70. Constantine I                                                       AD 674-676

71. Theodoros I                                              AD 676-678, 683-686

72. Georgios I                                                           AD 678-683

73. Paulos III                                                            AD 686-693

74. Kallinikos I                                                          AD 693-705

75. Kyros                                                                   AD 705-711

76. Joannes VI                                                          AD 711-715

77. Germanos I il Confessore                                    AD 715-730

78. Anastasios                                                           AD 730-751

79. Constantine II                                                     AD 754-766

80. Niketas lo Slavo                                                  AD 766-780

81. Paulos IV                                                            AD 780-784

82. Tarasios                                                               AD 784-806

83. Nikephoros I                                                       AD 806-815

84. Theodotos, Melissenos                                        AD 815-821

85. Antonios I Kasymatas                                         AD 821-826

86. Giovanni VII il Grammatico                               AD 826-842

87. Methodios I il Confessore                                   AD 842-846

88. Ignatios I the Prince                                 AD 846-857, 867-878

89.Photios I                                                    AD 857-867, 878-886

90. Stephanos I il Principe                                        AD 886-893

91. Antonios II Kavleas                                            AD 893-895

92. Nikolaos I Mistico                                   AD 895-906, 911-925

93. Euthymios I                                                        AD 906-911

94. Stephanos II                                                        AD 925-928

95. Tryphon                                                               AD 928-931

96. Theophylctos Lakapenos the Princeling             AD 933-956

97. Polyeuctos                                                           AD 956-970

98. Vasilios I Skamandrenos                                                AD 970-974

99. Antonios III Skandalios and Stoudites               AD 974-980

100. Nikolaos II Chrysoverges                                  AD 984-995

METROPOLITANS OF KIEV:

The Ecumenical Patriarch of Constantinople Nikolaos II Chrysoverges consecrated in 990 Archimandrite Michael called “the Syrian” as First Metropolitan of Kiev

101. Michael the Syrian                                            AD 990

102 Leontius                                                             AD 993

103 Joannes                                                               AD 1015

104. Theopemptus                                                     AD 1037

105. Hilarion                                                             AD 1051

106 Georgius                                                             AD 1072

107 Joannes II                                                           AD 1080

108 Joannes III                                                         AD 1089

109 Ephraim                                                              AD 1096

110. Nicholas                                                             AD 1098

111. Nicephorus                                                        AD 1108

112. Nicetas                                                              AD 1124

113. Michael II                                                         AD 1127

114. Clement                                                             AD 1197

115. Constantine                                                       AD 1136

116. Theodore                                                           AD 1160

117. Joannes IV                                                                                                                   AD 1164

118. Constantine II  THE FIRST CALLED METROPOLITAN OF KIEV AND ALL RUS    AD 1167

119. Nicephorus II                                                    AD 1185

120. Matthew                                                                        AD 1201

121. Kyrill I                                                               AD 1205

122. Joseph                                                                AD 1240

Because the Tatarians invasion, the Metropolitans of Kiev moved in Vladymir

123. Kyrill II                                                             AD 1250

124. Maximus                                                           AD 1283

125. Peter                                                                   AD 1308

Metropolitans of Kiev moved in Moscow

126. Theognostes                                                       AD 1328

127. Alexis                                                                 AD 1353

128. Cyprian                                                              AD 1380

129. Photius                                                              AD 1410

130. Isidore                                                               AD 1432

Metropolitan Isidore accepted the union with Rome

131. Jonah                                                                 AD 1448

JOHAN WAS THE LAST METROPOLITAN OF KIEV TO LIVE IN MOSCOW, HIS SUCCESSOR FEODOSIY, CONSECRATED BISHOP BY JOHAN WAS THE FIRST CALLED “METROPOLITAN OF MOSCOW AND ALL METROPOLITANS OF MOSCOW AND ALL RUSSIA

RUSSIAN ORTHODOX CHURCH DECLARED THE AUTOCHEPHALY

132. Theodosius                                                        AD 1462

133. Philip I                                                               AD 1467

34. Gerontius                                                            AD 1472

135. Zosimus                                                             AD 1491

136. Simon                                                                AD 1496

137. Barlaam                                                             AD 1511

38. Daniel                                                                  AD 1522

139. Joasaph                                                              AD 1539

140. Macarius                                                            AD 1542

141. Athanasius                                                        AD 1564

142. Philip                                                                 AD 1565

143. Cyrill III                                                                       AD 1568

144 Anthony                                                             AD 1572

145. Dionysius                                                          AD 1582

MOSCOW PATRIARCHATE

146. Job                                                                     AD 1587

147. Hermogenes                                                       AD 1606

148. Philaret                                                               AD 1620

149. Joasaph I                                                            AD 1631

150. Joseph                                                                AD 1642

151. Nikon                                                                 AD 1653

152. Joasaph II                                                          AD 1667

153. Pitirim                                                                AD 1672

154. Joachim                                                              AD 1673

155. Adrian                                                                AD 1690

156. Metropolitan Stephen Yavorsky of Rostov and Ryazan, Guardian of the Patriarchate AD 1701

SYNODICAL PERIOD OF ROC

157. Joseph                                                                AD 1745

158. Plato I                                                                AD1754

159. Hilarion of Krutitsy, Coadiutore Sinodale               AD 1757

160. Timotheus                                                            AD 1767

161 Ambrosius                                                             AD 1771

162. Samouel di Krutitsy, Coadiutore Sinodale              AD 1775

163. PLATO II                                                               AD 1811

164. Augustin                                                               AD 1819

165. Serafim.                                                               AD 1821

166. Filaret                                                                   AD 1867

167. Innocentiy                                                             AD 1879

168. Macarius I                                                             AD 1882

169. Joannicius                                                          AD 1891

170. Leontius                                                             AD 1893

171. Sergius                                                               AD 1898

172. Saint Vladymir Bogojavlensky Metropolitan of Kiev (+1918)                   AD 1918

173. Anthony Khrapovitsky (consecrated byMetropolytan Anastasy by Metropolitan St. Vladymir Vladymir of Kiev)                                                  AD 1918-1936

174. Anastassy Gribanovsky AD 1946

In February of 1946, Archimandrite Seraphim was consecrated to the episcopate as Bishop of Santiago and Chile. The consecration took place in the Cathedral of the Elevation of the Holy Cross in Geneva, and was presided over by Metropolitan Anastassy (Gribanovsky), assisted by Bishop Ieronim (Chernov) of Montreal and Canada (later Archbishop of Detroit and Flint), and Bishop Nafanail (L’vov) of Brussels and Western Europe (later Archbishop of Vienna and Austria).

175. Archbishop Seraphim of Chicago AD 1962 consecrated

176. Archbishop Akakios Papas Bishop of Talantion with Archbishop Leonty Filippovitch in

AD 1962 consecrated:

Archbishops of Athens and All Greece:

177. Avxentios I, Archbishop of Athens and All Ellas AD 1962

Archbishops of Autonomous Western Orthodox Church:

178. Archbishop Gabriel of Lisbon AD 1978

179. His Beatitude Evloghios, Archbishop of Milan   AD  1984

Metropolita di Aquileia ( assistito dal Vescovo di Torcello, Luca Tresoldi )

180.    + JOANNIS CLIMACOS  ( Giovanni Climaco )

al secolo Giovanni Felice Mapelli

consacrato il 14 dicembre Anno Domini 2006 in Bergamo

                            Arcivescovo Primate

della Chiesa Cristiana Antica Cattolica e Apostolica in Italia             

                                ( AD 2007  )                          

——————————————————–

 

+ Giovanni Climaco MAPELLI<br /><br /><br />
Arcivescovo e Primate della Chiesa Cristiana Antica Cattolica e Apostolica  - Diocesi di Monza -

                                         + Giovanni Climaco Mapelli
Arcivescovo e Primate della Chiesa Cristiana Antica Cattolica e Apostolica  – Diocesi di Monza –
Milano, 26 Febbraio 2014  – Memoria liturgica di San Evloghios, Patriarca della Chiesa di Alessandria
Pubblicato da: giovannimapelli | febbraio 25, 2014

Risposta a un lettore SUPPONENTE riguardo cosa sia “CHIESA”

C’ è qualcosa che non riesco a comprendere:

1) perché una Chiesa Cattolica (sia pur non in comunione con Roma) s’interessa dei problemi delle Chiese Ortodosse. Non mi sembra che gli Ortodossi s’impicciano di ciò che canonicamente avviene nelle Chiesa Cattolica e nelle Chiese Uniate a Lei collegata.

2) viste le differenze teologiche tra Ortodossia e Cattolicesimo può una Chiesa vetero Cattolica essere in comunione con l’Ortodossia e no, ad. esempio con le altre Chiese Vetero-Cattoliche?

3) Perché uno dovrebbe abbandonare l’Ortodossia per il Vetero-Cattolicesimo e non ritornare ad esempio al Cattolicesimo, visto che tale denominazione è stata costituita da persone che hanno abiurato l’Ortodossia dopo aver abiurato il Cattolicesimo?

RISPOSTA:

1) La sua idea di “impicciarsi” la dice lunga su ciò che Lei intende per Chiesa: probabilmente non ciò che intendeva Gesù Cristo quando cercò di fondarne una… ( la Sua è un’idea molto terrena e prosaica di “Chiesa”… e mi fermo qui, perchè potrei dirLe che è pure Anti-evangelica e poco cristiana… )

2 ) Sulla comunione delle Chiese: la comunione si fa in due e non uno solo… Noi non corriamo dietro agli altri… Se vogliono che vengfano: noi corriamo dietro a Cristo! ( per il resto fu Lui a dire “se non vi accolgono in una città scuotete anche la polvere dei vostri piedi e dite anche questa polvere ricada su di voi…” ) Non siamo una Chiesa “compiacente” e dunque poco appetibile “ecumenicamente “…

3 ) LA SUA ULTIMA OBIEZIONE POI è PROPRIO DI CHI VEDE NELLE CHIESE GRANDI ( attenzione non “grandi Chiese”che sarebbe ben diverso!…)  LA SICUREZZA della “TOTALITA’ della VERITA’ “: ebbene, anche qui siamo nel campo di una illusione ottica,  perchè il VANGELO non ragiona così, questo è un “ragionamento del tutto profano o pagano ” che tante Chiese istituzionali hanno fatto proprio ma che le vicende poco felici di tutte le CHIESE GRANDI , coinvolte in gravi degradi e scandali, hanno smascherato proprio quando si ritenevano depositarie del CRISTO TOTALE… Fu Lui del resto che disse : ” Ti benedico o Piccolo Gregge!”  ( evidentemente anche Cristo  non cercava affatto le grandi strutture di sicurezza o di potere, ma  un numero esiguo di testimoni e discepoli, che erano soltanto Dodici quando fece la sua Chiesa durante la Cena, il Giovedi’ Santo di Passione….)

+ Giovanni Climaco

 

Milano, 25 febbraio 2014

Pubblicato da: giovannimapelli | gennaio 7, 2014

IL PAPA e LE COPPIE GAY : la sottile linea di demarcazione

Francesco Bergoglio è un gesuita, e ragiona “da gesuita”, perchè per 77 anni è stato educato in questa maniera, fin da ragazzino …
Nel suo discorso rivolto ai Superiori generali degli Ordini e Congregazioni religiose del 29 novembre scorso in cui ha parlato delle coppie gay e dei figli di queste coppie, come dei figli di divorziati, è stato tirato per i capelli ( non ne ha molti in testa ) nell’attuale dibattito tutto italiano su di una legge per le Unioni Civili, rilanciata da Renzi tra i suoi punti programmatici del nuovo PD. Premesso questo, ha ragione Padre Lombardi a dire che il discorso del Papa non aveva nessuna attinenza al dibattito in corso in Italia di pochi giorni fa’… Ma allora viene un dubbio legittimo… Chi ha fatto uscire oggi sui media questo discorso del Papa ai religiosi del 29 novembre? E’ stata tutta una coincidenza fortuita di tempi, oppure una mano velata ha combinato questi tempi ? Dato che la Rivista che ha lanciato questo discorso di Papa Francesco è la Civiltà Cattolica, mensile diretto dagli stessi Gesuiti, qualcosa non quadra… O i Gesuiti spingono in una direzione e il Vaticano ed i Vescovi frenano o spingono nell’altra, con in mezzo il Papa che fa da bilanciere, oppure è il Papa che parla due linguaggi ambigui: uno ai suoi teologi e sociologi gesuiti e uno alla sua Curia papale…. Inoltre una linea di demarcazione è ben evidente: il problema educativo sta in primo piano. Nella questione molto spinosa ( per la teologia cattolica romana, ormai avvitatasi su se stessa ) della liceità morale dei rapporti omosessuali e delle coppie conviventi omosessuali o anche dei divorziati, il Papa, cautamente, non entra nemmeno: a Lui interessano i bambini che vivono in mezzo a queste situazioni di coppia… In ultima analisi a Lui interessa poter educare questi figli che “vivono in mezzo al peccato” ( la vecchia definizione cara alla Chiesa prima del Concilio, ma anche dopo ) , cioè fuori dalla legge morale di Dio… Questo non lo dice, ma lo lascia intendere… Come un Parroco paternalista vecchia maniera e vecchio stampo, è preoccupato che i bambini, cioè i fedeli cattolici di domani a causa di situazioni personali e familiari non vogliano più saperne di fede e di Chiesa, poichè vedono i loro genitori aggrediti e condannati tutti i giorni dalla Chiesa e dalla sua gerarchia clericale… E’ preoccupato, questo Papa, che il “vaccino antifede” si sviluppi sempre più nel mondo… Non si è posto, a 77 anni suonati, il problema serio che la morale della Chiesa sui divorziati e sui gay, o meglio in una parola sulla sessualità umana, è troppo assurda e superata di circa 300 anni, come affermava il suo collega gesuita cardinale Martini… No, il Papa tiene per valida questa morale e il suo impianto atavico ed anacronistico, e punta solamente a presentarla ai bambini in modo meno traumatico e meno indigeribile, evitando di creare reazioni di rigetto… Vi è dunque appunto una linea astuta di demarcazione dietro questa preoccupazione: la perdita dei futuri fedeli da indottrinare gesuiticamente in modo meno traumatico e più abile ed astuto…. Il modo nuovo e furbo di presentare la Chiesa e la sua morale, cambia la durezza e fissità di Ratzinger per una duttilità catechetica, che puntando sul conflitto tra generazioni, ( i ragazzi sono spesso in aperta sfida verso i genitori nell’adolescenza )  dividerà i bambini non dalla Chiesa, ma dai loro stessi genitori, poichè punterà a farli sentire, questi poveri genitori, dei soggetti “sbagliati” e contrari al bene e a Dio… Infatti con modi suadenti tratterà i bimbi come vittime di genitori anti cristiani, cercando il loro consenso per far loro superare l’errore genitoriale e riportarli sulla retta via… Non cambierà una dottrina ostile, ma abbindolerà i bambini con tanti aneddoti sul bene e la natura e su Gesù e Dio per inculcare progressivamente che i propri genitori non sono in sintonia con questi valori, buoni, mentre loro i bambini in crescita potranno diventarlo… LA LINEA di DEMARCAZIONE è CHIARA: NON SI CAMBIA LA MORALE, SI CERCA di MANIPOLARE I BAMBINI, negli ORATORI, nelle SCUOLE CATTOLICHE e NELLE CHIESE… in modo molto SOFT… ( diciamo che è molto spregiudicata, paternalistica e cinica… ma realistica, da prete parroco, per chi la Dottrina non la vuole o non la può cambiare… Perchè altrimenti iniziare dal “problema dei figli di coppie gay”, quando di fatto si è sempre ignorato il problema delle coppie gay? Si è sempre ignorato l’esistenza stessa dei “genitori gay”, quasi fossero dei marziani ? ( Quelli che non accettano la castità come ricetta risolutoria di Ratzinger nella sua
Cura pastorale delle persone omosessuali ” del 1986: la stessa ricetta che i preti dispensano agli altri e non riescono invece a vivere quando i gay sono loro stessi… )   Si è spostato l’accento sui bambini, che sono una realtà conseguente, non volendo risolvere la questione della coppia, e cioè della famiglia gay che è a monte… Ignorando i genitori omosessuali, come indegni,  la Chiesa si rivolge ai loro figli, ma con quale autorità e perchè ?  Con quali intenti, suscitando non poche diffidenze e sospetti…? Si parla ai bambini figli di gay ignorando i genitori come non esistessero ?! Quasi fossero senza famiglia perché diversa da quella degli altri cioè della maggioranza … Un intento di sfida contemporanea … Lo ha detto il Papa:  LE “SFIDE EDUCATIVE”… )  Per poter cioè costruire domani una nuova GENERAZIONE di CATTOLICI sulle MACERIE della SOCIETA’ “LAICISTA” e “LIBERTINISTA”… Senza dirlo, senza troppo baccano, ma facendolo e partendo dai bambini e dalle generazioni future… Io credo che questo sia il progetto vaticano perchè intende il VANGELO non come libertà e scelta di vita, in quella prospettiva liberante e controcorrente del Messaggio di Cristo, avulso da ogni imposizione e da ogni “catechesi moralistica” o clericale, ma gesuiticamente, come tentativo mai ripudiato di INDOTTRINAMENTO e STRUTTURAMENTO ETICO ( con le migliori e paternalistiche intenzioni …  )
    CENTRO STUDI TEOLOGICI di MILANO
+ Giovanni Climaco Mapelli
                    Arcivescovo
 Milano, 6 gennaio 2014   – Epifania del Signore
DECRETO ARCIVESCOVILE PRIMAZIALE SUL DIVIETO ALLA COMUNIONE EUCARISTICA per POLITICI E DIRIGENTI AMMINISTRATIVI che PERCEPISCONO STIPENDI , PENSIONI e LIQUIDAZIONI di ENORME ENTITA’
————————————————–
LA NOSTRA CHIESA CRISTIANA ANTICA CATTOLICA e APOSTOLICA EMANA UN DECRETO ARCIVESCOVILE IN CUI ESPRIME CON CHIAREZZA CHE :
SIA I POLITICI e CHE GLI AMMINISTRATORI e DIRIGENTI CHE PERCEPISCONO STIPENDI AL DI SOPRA di UNA SOMMA DETERMINATA SEMPLICEMENTE dal BUON SENSO ( diciamo 4 volte quella di un operaio semplice ) NON PUO’ ACCOSTARSI all’EUCARISTIA di CRISTO poichè sono come il RICCO EPULONE di fronte a LAZZARO della Parabola evangelica!… RICORDIAMO a TUTTI COLORO che, PROPRIO A NATALE, PENSANO CHE RICEVERE LA COMUNIONE EUCARISTICA DI CRISTO SIA COME APPENDERE UNA BELLA COCCARDA ALL’ALBERO di NATALE e SENTIRSI BUONI, LA PARABOLA del RICCO EPULONE e del POVERO LAZZARO… IL RICCO EPULONE BANCHETTAVA E VIVEVA NEL LUSSO VESTENDO di PORPORA e BISSO, MENTRE LAZZARO DOVEVA PIETIRE LE BRICIOLE che CADEVANO DALLA MENSA dei RICCHI…! IL RICCO EPULONE MORI’ NELLA NOTTE, QUANDO CREDEVA di DOVER VIVERE ALTRI CENT’ANNI… COSI’ LAZZARO MORI’… MA PER IL RICCO NON VI FU ALCUNA CLEMENZA, POICHE’ NON AVEVA ASCOLTATO LE PAROLE dei PROFETI: CRISTO FU DURISSIMO CON QUESTO RICCO SENZA UMANITA’ e SENZA ALCUNA SOLIDARIETA’…! CRISTO DISSE INFATTI CHE  ” DIFFICILMENTE UN RICCO ENTRERA’ NEL REGNO dei CIELI… ed è PIU’ FACILE che UN CAMMELLO PASSI per LA CRUNA dell’AGO che UN RICCO POSSA ENTRARE NEL REGNO dei CIELI!”… DUNQUE per CHI ADORA IL DANARO QUASI FOSSE UN DIO… E VI SOTTOMETTE TUTTO, AMORE FAMIGLIA, OGNI PENSIERO e DESIDERIO e INTENDE LA SUA PROFESSIONE POLITICA COME ARRICCHIMENTO e come DISONESTO AGIRE, NON PUO’ RICEVERE I SACRAMENTI della SALVEZZA in CRISTO, poichè CRISTO è GIUSTIZIA ed EQUITA’… DIO NON ACCOGLIE CHI HA TROPPO MENTRE TANTI VIVONO alla FAME…
” HA RIMANDATO I RICCHI A MANI VUOTE! ” dice il Canto del Magnificat!…
OGGI DUNQUE deve ESSERE CHIARO a TUTTI CHE CHI PERCEPISCE STIPENDI ALTISSIMI USANDO SOLDI PUBBLICI SOTTRATTI ALLA SOCIETA’ e ALLA COLLETTIVITA’ NON PUO’ RICEVERE NE’ IL CORPO di CRISTO NE’ GLI ALTRI SACRAMENTI che DONANO LA SALVEZZA, almeno  FINTANTO CHE NON RINUNCIANO a TUTTA L’INGIUSTIZIA e a TUTTA LA DISUGUAGLIANZA che INCARNANO con questi COMPORTAMENTI INACCETTABILI e che CREANO SOFFERENZA E POVERTA’ OVUNQUE!
IL PAPA e i VESCOVI CATTOLICI DOVRANNO COMPRENDERE IL PERCHE’ di QUESTO ATTO TREMENDO del NEGARE IL CORPO EUCARISTICO di CRISTO SIGNORE !… POICHE’ SE AVESSERO VERAMENTE il DONO del MAGISTERO nella CHIESA e il CARISMA della PROFEZIA LO AVREBBERO GIA’ DECRETATO e ADOTTATO nelle LORO stesse CHIESE!…
” Alla SERA della VITA saremo giudicati sull’AMORE !” diceva SAN GIOVANNI della CROCE.  
Cioè saremo GIUDICATI su QUANTO BENE AVREMO FATTO AL NOSTRO PROSSIMO…
e NON SU QUANTI SOLDI AVREMO INCAMERATO ed ARRAFFATO MENTRE TANTI FRATELLI e SORELLE MORIVANO di FAME o VIVEVANO NELLA MISERIA e NEGLI STENTI…!
*     *     *
Dato a Monza – Milano , il giorno 14 di Dicembre dell’anno 2013 
Festa di SAN GIOVANNI della CROCE  
VII della mia Ordinazione Episcopale.
————–
                       
                     + Giovanni Climaco MAPELLI                      
Arcivescovo e Primate
 della
CHIESA CRISTIANA ANTICA CATTOLICA e APOSTOLICA                       
   Diocesi di Monza per l’ITALIA
————————————————————————————————–
( nell’Icona : Il ricco EPULONE e il povero LAZZARO della Parabola del Vangelo )
                  nella foto:   L’Arcivescovo Primate
mons. + Giovanni Climaco Mapelli mentre celebra l’Eucaristia del SIGNORE.

Sua Eminenza  Mons. Giovanni Climaco Mapelli, Arcivescovo  e  Mons Mario Metodio Cirigliano

CHIESA + CRISTIANA ANTICA + CATTOLICA E + APOSTOLICA

Diocesi di Monza per l’Italia

Prot. 01 / 2012 – DECRETO di deposizione dal Ministero Presbiterale
     *      *      *
In riferimento alla Lettera inviata in data 25 Aprile 2012 dal Rev.mo Signore

Padre ANIELLO D’ANGELO, Parroco della Parrocchia dei Santi Francesco e Chiara di Assisi in Palinuro, provincia di Salerno, in cui CHIEDE di essere esonerato dall’appartenenza alla nostra Chiesa Diocesana, dopo aver udito il nostro Consiglio Presbiterale Diocesano, e dopo aver conferito con lo stesso Padre Aniello D’Angelo e accolto la sua richiesta

PROCEDIAMO alla DEPOSIZIONE dallo STATO PRESBITERALE

di PADRE ANIELLO D’ANGELO

restituendolo allo STATO LAICALE

e sciogliendolo al contempo dagli obblighi e diritti del Ministero Presbiterale.
  *     *     *
Il Signore Gesù Pastore Buono, che entra nell’Ovile per la porta vera, quella del servizio umile ai fratelli e alla sua Chiesa, comunità di carità e di amore, ci custodisca nella sua grazia e assista Aniello D’ANGELO nel cammino della vita. Amen

+ Giovanni Climaco Mapelli

Arcivescovo Primate

     Il Cancelliere Diocesano

   Padre Mario Metodio Cirigliano

                                                                                          Milano, il 28 del mese di Aprile dell’anno 2012

La

nostra Comunità è lieta di invitare la S.V.

alla Celebrazione Liturgica

della Solennità della

Divina Maternità di Maria  e  di  Sant’Ambrogio Vescovo di Milano e Patrono della Diocesi

durante la quale verranno ordinati al Ministero del Suddiaconato i Seminaristi

DAVIDE ARCURI  e   DAVIDE LEGNAZZI

   presieduta

  dall’

Arcivescovo Primate

Monsignor

+Giovanni Climaco Mapelli

Domenica 8 Dicembre 2013  alle ore 16,00  presso l’Auditorium del “Centro Comunale De Andrè” di Inzago  in Via Piola, 10

Si prega gentilmente di confermare la partecipazione al n.  tel. 339.5280021

             ( al termine della Cerimonia liturgica seguirà un momento di conviviale amicizia )

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